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Sicurezza Alimentare

Un’analisi per scoprire in pochi minuti se il cibo in tavola è di qualità

In questi ultimi anni è diventata sempre più evidente l’attenzione degli italiani a ciò che finisce in tavola. Dalle analisi di laboratorio fino all’etichettatura, tutto è volto a rendere il consumatore più consapevole sul cibo che mangia ogni giorno.   

In quest’ottica, l’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr di Tor Vergata ha messo a punto una tecnologia spettroscopica in grado di valutare la qualità di un alimento in pochi minuti senza l’utilizzo di prodotti chimici ma solo grazie alle proprietà della luce, preservando l’integrità del prodotto.  

La spettroscopia e i suoi vantaggi 

La spettroscopia è un’analisi che, attraverso la tecnica NIR (Near Infrared Reflectance), punta a “scansionare” l’alimento nella sua integrità, ottenendo una sorta di “impronta digitale” che fornisce tutte le informazioni circa la sua origine, qualità e genuinità.  

La spettroscopia consente di analizzare diversi parametri con una sola misurazione in pochi minuti e, rispetto ai classici metodi di analisi chimica, può essere effettuata direttamente sulle materie prime agricole senza alcuna preparazione del campione, semplificando di molto la routine in laboratorio. 

L’analisi risulterà quindi: 

  • rapida, garantendo il risultato in pochi minuti;  
  • non distruttiva, poiché l’alimento potrà essere riutilizzato; 
  • non invasiva, in quanto le radiazioni hanno un basso contenuto energetico che non altera il prodotto. 

La spettroscopia alla prova pratica  

Una delle molte possibili applicazioni dell’analisi spettroscopica è quella effettuata sui liquidi, come ad esempio l’olio, nutriente essenziale nella nostra dieta quotidiana. Come dimostrato da uno studio dell’Università di Atene, la spettroscopia consente di valutare la stabilità ossidativa e, se applicata all’intera filiera produttiva, determina il miglioramento complessivo del livello qualitativo del prodotto alimentare. 

Infatti, non solamente i liquidi possono essere passati sotto l’occhio attento della spettroscopia. Un altro esempio ci è dato dall’analisi dei formaggi di tutte le tipologie, da quelli a pasta molle a quelli a pasta dura. Tutti i formaggi possono essere analizzati mediante il modulo in riflessione, posizionando il prodotto su una piastra, dopodiché la luce farà il resto: grazie all’utilizzo di un apposito rotore e ai raggi infrarossi, lo spettroscopio sarà in grado di fornire un’informazione analitica su tutte le proprietà del formaggio, rivelandone qualità, genuinità e origine. 

Un alleato “green” 

Come si è visto, sottoponendo alla spettroscopia diversi alimenti, è possibile, in pochi minuti e senza sprechi, migliorare la qualità della produzione alimentare, dalla materia prima al prodotto finito. 

Un metodo rapido, economico e sicuro che permette, quindi, di salvare materie prime altrimenti soggette a campionatura, che diventerebbero pertanto invendibili sul mercato. Grazie alla possibilità di riutilizzare il campione e all’assenza di reagenti chimici la spettroscopia si prospetta come un’ottima alleata “green” per l’analisi alimentare. 

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