Ogni stagione che passa diventa sempre più evidente quanto il tema della sostenibilità sia di estrema urgenza. Adeguare i nostri consumi e le nostre abitudini per venire incontro a questa esigenza è prima di tutto un dovere e una responsabilità. Per questo motivo cerco di conoscere gli alimenti che ci aiutano a raggiungere l’obiettivo di sostenibilità, perché anche la scelta che facciamo quando mettiamo le cose nel carrello della spesa diviene uno strumento fondamentale per il benessere della popolazione e del pianeta.
Legumi amici della Terra e della sicurezza alimentare
In questo senso, come emerso dall’analisi svolta dalla FAO in occasione della giornata mondiale dei legumi, che si celebra il 10 febbraio di ogni anno, i legumi svolgono un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza alimentare, un’alimentazione sana e la creazione di sistemi agroalimentari sostenibili. Lo scopo di questa analisi è dimostrare come i legumi contribuiscano in maniera sostanziale a dar vita a una migliore produzione e a una minore disparità nutrizionale nel mondo e, di riflesso, a trasformare i sistemi agroalimentari, rendendoli più inclusivi, resilienti e sostenibili.
Come sappiamo, la popolazione mondiale è rapidamente in crescita e la produzione agricola deve costantemente adattarsi di conseguenza. A questo aggiungiamo che la pandemia di Covid-19, costringendo in casa milioni di persone, ha permesso la riscoperta del cibo sano e della buona cucina casalinga, in cui i legumi giocano senza dubbio un ruolo da protagonista. Questo ha inevitabilmente fatto sì che la domanda di mercato sia aumentata negli ultimi anni, stimolando molti produttori a incrementare la produzione.
Grandi e piccoli agricoltori di tutto il mondo possono confidare nei legumi come colture da reddito, ovvero di notevole resa in qualunque territorio si trovino. Infatti, i legumi si adattano anche agli ambienti marginali: sono resistenti alla siccità e le specie a radicazione profonda possono fornire acqua di falda alle colture compagne quando vengono piantate in sistemi di consociazione. Questo significa che anche le popolazioni che vivono in ambienti aridi possono migliorare i loro sistemi di produzione in modo sostenibile utilizzando legumi adattati localmente.
Ma i benefici dei legumi dal punto di vista della sicurezza alimentare sono innumerevoli:
- Sono prodotti a bassa impronta di spreco alimentare: possono essere conservati per lunghi periodi senza perdere il loro valore nutrizionale e riducendo al minimo le perdite. La percentuale di rifiuti alimentari a causa di deterioramento dei legumi è infatti molto bassa.
- Costituiscono un forte risparmio economico: carne, latticini e pesce sono una fonte preziosa di proteine, ma economicamente inaccessibili per molti. Le proteine ottenute dai legumi, invece, sono significativamente meno costose rispetto agli alimenti di origine animale.
- Sono una fonte accessibile di proteine e minerali, anche e soprattutto in quei Paesi dove la malnutrizione è un problema particolarmente importante.
Come scegliere i legumi sul mercato
Il consumatore ha sempre il diritto di conoscere le specifiche del prodotto che va ad acquistare ed è per questo che anche i legumi devono rispondere al Regolamento UE 1169/2011 che impone alle aziende alcune regole da seguire in fase di produzione, etichettatura e commercializzazione.
Sull’etichetta riportata sulla confezione dei legumi devono obbligatoriamente essere riportate le seguenti indicazioni:
- denominazione del prodotto;
- ingredienti;
- presenza di allergeni;
- peso netto;
- termine minimo di conservazione;
- il lotto di appartenenza;
- informazioni sulle sedi di lavorazione e di confezionamento.
Non è dunque obbligatorio inserire l’origine, a meno che non si tratti di legumi di produzione biologica: in tal caso, le etichette di questi ultimi devono essere maggiormente precise e contenere anche informazioni aggiuntive, quali la filiera agricola di produzione, europea o extraeuropea.
In fase di produzione, ci sono alcune indicazioni da seguire perché vengano rispettati i principi del sistema HACCP, e in particolare bisogna monitorare con attenzione l’essiccazione, l’umidità e l’imballaggio prima della commercializzazione. I produttori agricoli non hanno però alcun obbligo a inserire anche queste informazioni sulle etichette.
A volte è particolarmente utile anche avere indicazioni su come conservare l’alimento una volta che la confezione è stata aperta. Tuttavia, come specificato poco sopra, i legumi possono essere conservati per lunghi periodi di tempo senza correre il rischio di deteriorarsi; una qualità non da poco se consideriamo che circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano nel mondo va perso o sprecato.