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Sicurezza Alimentare

La lotta allo spreco alimentare ha un nuovo alleato: MasterChef Italia  

Chi legge questo blog da tempo sa bene che quella contro lo spreco alimentare è una battaglia che porto avanti da sempre con grande tenacia. Oggi più che mai, con i tempi difficili che stiamo vivendo, limitare se non azzerare lo spreco alimentare risulta essere l’unica opzione possibile per tutelare la nostra economia e il pianeta, per raggiungere quegli obiettivi di sostenibilità che sono sempre più urgenti e incalzanti. Sono molte le associazioni che hanno spostato questa visione e adesso possiamo annoverare tra le nostre fila anche un programma molto popolare come MasterChef Italia. 

MasterChef Italia certificato da Bureau Veritas 

Un programma in grado di andare anche oltre i due milioni di spettatori ha senza dubbio una certa responsabilità nei confronti della propria audience. Ma MasterChef Italia non si è sottratto ai propri oneri e ha sfruttato al meglio la propria visibilità per mandare un messaggio chiaro e forte: no allo spreco alimentare. 

Sono ormai anni che il programma guidato dai tre chef stellati si è schierato al nostro fianco in questa lotta, incalzando sull’utilizzo delle cosiddette doggy bag per conservare gli avanzi al termine della cucinata e donando il cibo non utilizzato durante le prove a Last Minute Market. 

Quest’anno la trasmissione fa un ulteriore passo in avanti e riceve la certificazione di Bureau Veritas attraverso lo standard Food Waste Management System. Si tratta di uno standard di certificazione non accreditato creato da Bureau Veritas che si basa su un approccio di sistema che consente di dimostrare la gestione e prevenzione delle perdite e degli sprechi alimentari.  

Bureau Veritas, con cui Gruppo Maurizi collabora da anni, è una società leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione. Attraverso lo standard Food Waste Management System, Bureau Veritas punta a identificare, gestire e quantificare perdite e sprechi al fine di definire un piano di prevenzione dello spreco alimentare, tenendo in considerazione la gerarchia di priorità raccomandata dalla FAO e dall’Unione Europea. 

I numeri dello spreco alimentare 

È proprio la FAO a stimare che un terzo di tutto il cibo prodotto a livello globale venga sprecato. Solo nel nostro Paese, lo spreco alimentare domestico vale oltre 9 miliardi di euro con 674,2 grammi di cibo pro capite gettati in media ogni settimana. Il valore economico dello spreco alimentare domestico sale a oltre 15 miliardi se includiamo lo spreco dell’energia utilizzata per la produzione di cibo.  

Tanto l’ONU, attraverso i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), quanto l’UE nell’ambito del Green Deal con la sua strategia “From Farm to Fork”, stabiliscono una riduzione del 50% degli sprechi come obiettivo per il 2030 del cibo attualmente prodotto. Ma più ci avviciniamo a questa data, più diventa evidente quanto i traguardi “Fame zero” e “Spreco zero” siano lontani. 

In chiave di prevenzione c’è un filo rosso che accomuna tutti i Paesi del mondo, a qualsiasi latitudine: privilegiare prodotti di piccolo formato e attuare campagne capillari di educazione alimentare e sensibilizzazione dei cittadini sugli effetti negativi dello spreco per l’economia e l’ambiente. 

Questo blog si impegnerà sempre a portare avanti questa battaglia in cui credo fortemente e spero che, dopo MasterChef Italia, tante altre associazioni vorranno unirsi a noi contro lo spreco alimentare. Come consumatori consapevoli, possiamo impegnarci giorno per giorno nella nostra quotidianità a evitare che frutta, verdura e tutti gli alimenti che acquistiamo finiscano nella spazzatura, per garantire alla nostra economia e al nostro pianeta un futuro più florido e rassicurante. 

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