Quante volte ci è capitato di andare a buttare gli scarti della frutta nei rifiuti organici, oppure in una compostiera, e domandarci se il bollino che è ben adeso alla buccia sia o no compostabile? I bollini che troviamo sulla frutta sono utili per informare il consumatore sui prodotti ed agevolare le operazioni di commercializzazione ma possono essere nemici dell’ambiente.
A cosa servono i bollini
Contengono il codice PLU (price look-up code), il numero di quattro o cinque cifre sull’etichetta, che ti aiuta a scegliere sapendo esattamente cosa stai comprando:
- per i frutti cresciuti tradizionalmente, il codice PLU è composto da quattro cifre ed inizia con un tre o un quattro
- per i frutti biologici, il codice PLU è composto da cinque cifre di cui la prima è un nove
le mele Golden Delicious, per esempio, sono mele da produzione integrata: un sistema di coltivazione e commercializzazione a ridotto impatto ambientale, che prevede tecniche per il mantenimento della fertilità del terreno, la riduzione dell’uso dei pesticidi ed un uso razionale degli imballaggi. Su questa mela troverai il codice 4021. La stessa mela, però, può avere codici PLU diversi a seconda del suo calibro, del peso e del colore.
I codici PLU, quindi, ci danno informazioni utili per l’acquisto ed aiutano gli operatori in cassa a velocizzare le operazioni
Di cosa sono fatti i bollini
Sono materiali a contatto con gli alimenti, quindi non contengono sostanze nocive e sono conformi agli standard previsti dalla legge per tutti gli imballaggi. Sono apposti sulle mele, durante la cernita o il confezionamento, tramite un’etichettatrice comandata da sensori che rimuove i bollini dal foglio portante ed utilizza aria compressa per applicarli sulla buccia della frutta.
Ad oggi non c’è una legge che obblighi i produttori ad utilizzare bollini compostabili, una proposta è stata depositata in Parlamento recentemente ma non è stata approvata.
Alcune aziende utilizzano materiali compostabili per scelta, e sopportano costi elevati che non tutti i produttori possono sostenere. A causa di questa situazione, gli impianti di compostaggio si sono dovuti organizzare per rimuovere i bollini in plastica: questa operazione è costosa e riduce di molto la quantità di scarti alimentari che può essere riciclata.
In questi giorni, nel corso della fiera “Fruit Attraction” di Madrid, sono stati presentati progetti innovativi per rendere compostabile l’intero “vassoio” con le mele che troviamo al supermercato: bollini, etichette, plastica di imballaggio.
Cosa puoi fare per l’ambiente
Quando sbucci la frutta, rimuovi accuratamente il bollino e separalo dalla buccia per non buttarlo nell’umido. Con questo semplice gesto risparmierai tanta fatica a chi lavora nella gestione ambientale e si occupa di avviare a riciclo tutti gli scarti alimentari.
Quando acquisti la frutta vedi se il bollino è compostabile. La normativa di riferimento è la UNI EN 13432, fai attenzione a queste cifre e controlla se nell’etichetta è scritto “ok compost”.
Un altro piccolo gesto per essere più sostenibili in casa e in cucina.