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Sicurezza Alimentare

Cucinare in sicurezza: come scegliere pentole, padelle e utensili per la nostra cucina

Come abbiamo avuto modo di approfondire nell’articolo della scorsa settimana, dobbiamo prestare molta attenzione agli oggetti con i quali mettiamo a contatto il cibo che mangiamo. 

Scegliere piatti e bicchieri, così come pentole, padelle e utensili per la nostra cucina diventa quindi essenziale per garantire la sicurezza alimentare anche in casa. Per farlo, è bene conoscere tutte le caratteristiche dei vari materiali in commercio, così da poter effettuare la scelta più indicata per la nostra sicurezza. 

Ecco perché in questo articolo ho voluto “chiudere il cerchio” aperto la scorsa settimana, approfondendo i vari materiali con cui sono prodotti gli oggetti che abitualmente usiamo per cucinare i nostri pasti. 

La sicurezza degli alimenti passa anche dai materiali

Sono sempre di più i consumatori che optano per una cucina più salutare e sostenibile. È, allora, opportuno sapere che la salubrità e sicurezza degli alimenti passa anche dai materiali con i quali li cuciniamo. Infatti, materiali differenti influiscono ciascuno a modo proprio su sapore, consistenza, digeribilità, sicurezza e valori nutrizionali del cibo. 

Sarà capitato a tutti di ereditare dalla generazione precedente pentole e padelle in materiali “antichi”, ovvero utilizzati da decenni per la produzione di questi oggetti e che non sono mai passati di moda. È il caso, per esempio, del pentolame in pietra, rame e ghisa: si tratta di materiali adatti alla cottura, sebbene condividano tutti lo stesso svantaggio di essere molto pesanti e difficili da maneggiare, oltre a presentare rischi di ruggine, rottura e cessione di sostanze nocive. 

Anche la manutenzione è decisamente complessa: nessuno di questi materiali può essere lavato in lavastoviglie e, nel caso del rame, servirà un’attenzione particolare per evitare la formazione di verderame, un deposito tossico decisamente dannoso per la nostra salute.  

Ecco perché i produttori hanno ideato pentole, padelle e utensili in materiali più innovativi, decisamente più semplici e comodi rispetto ai materiali tradizionali. Alcuni esempi possono essere le padelle e pentole in alluminio o acciaio inox, rivestiti di più strati di materiale antiaderente o nanoceramiche. Sono leggeri, possono andare in lavastoviglie, ma sono anche molto semplici da lavare a mano, vista la caratteristica antiaderenza.  

Approfondiamo insieme rapidamente alcuni dei materiali più comunemente utilizzati per la produzione di padelle, pentole e utensili da cucina, così da conoscerne le caratteristiche ed effettuare una scelta d’acquisto consapevole che passi prima di tutto dalla sicurezza. 

Terracotta 

La terracotta è un materiale che appartiene tanto alla nostra tradizione culinaria regionale quanto alla cucina etnica. È un materiale antichissimo, usato come recipiente per le cotture lunghe (come stufati e zuppe) in tutto il mondo. Richiede alcune accortezze per un corretto utilizzo, fra cui: 

  1. Un ammollo periodico di diverse ore in acqua fredda, per reidratarla ed evitare spaccature in caso di alte temperature; 
  2. Il lavaggio senza detersivi; 
  3. Attenzione alla smaltatura, soprattutto a quella interna, come abbiamo visto nello scorso articolo
Silicone 

Diffusosi abbondantemente negli ultimi anni per la sua comodità, il silicone è oggetto di un’attenta legislazione da parte dell’Unione Europea. A questo riguardo, infatti, è stata pubblicata una risoluzione europea, ma non esiste una vera e propria normativa specifica di riferimento. 

Vige il sospetto che possa verificarsi una migrazione di sostanze dal silicone al cibo nel corso del primo utilizzo: ecco perché è necessario lavare i prodotti in silicone in lavastoviglie prima di usarli. 

Titanio 

Probabilmente è il materiale più sicuro da utilizzare in cucina: sembra, infatti, che non vi siano rischi di migrazione di sostanze nocive e, in più, che non sia tossico per l’ambiente. Il titanio è un materiale fisiologicamente inerte che, infatti, viene usato anche in medicina per gli strumenti chirurgici o per gli impianti dentali e ossei. È un antiaderente naturale e dà vita a pentole e padelle di alta qualità, ma il suo costo è decisamente elevato. 

Materiale naturale 

I materiali naturali, come legno e bambù (usato ad esempio per la cottura al vapore), consentono certamente una cucina più leggera, ma – proprio in virtù della loro naturalezza – sono più esposti a rischi chimici e microbiologici.  

Il legno, infatti, tende ad assorbire ogni tipo di liquido e per la sua pulizia, affinché sia efficace, non basta una semplice passata sotto l’acqua corrente. Per una corretta sterilizzazione degli utensili in legno (mestoli o cucchiai, ad esempio) bisogna immergerli nell’acqua bollente in una pentola capiente e lasciarli bollire per qualche minuto: il risultato lo vedremo dal colore dell’acqua al termine di questa operazione che, con ogni probabilità, si sarà scurita e presenterà una sorta di schiuma in superficie, segno di tutti i grassi che sono emersi dall’utensile. 

Il mio consiglio 

L’attenzione alla sicurezza alimentare deve cominciare ben prima dell’acquisto di pentole e utensili. Quando ci rechiamo nel punto vendita leggiamo innanzitutto con grande scrupolo quanto riportato sull’etichetta presente sulla confezione: ricerchiamo al suo interno diciture che rimandino all’idoneità al contatto con gli alimenti e indicazioni esplicative del corretto utilizzo del prodotto. 

Osserviamo attentamente il prodotto e accertiamoci che le superfici siano lisce e pulite, prive di smalti o vernici che rilascino materiali o odori. Leggiamo anche le indicazioni circa la manutenzione dell’utensile o padella: come deve essere lavato, come deve essere utilizzato, su quali dispositivi di cottura può essere collocato (forno, microonde, piano a induzione, fornello a gas, ecc.) e così via. 

Un altro dettaglio su cui concentrarci, non meno rilevante, è il design: verifichiamo se ci sono parti che potrebbero disperdersi nel cibo durante la cottura, come ad esempio viti a croce collocate sul coperchio che potrebbero cadere nel sugo in fase di preparazione. Inoltre, assicuriamoci che il design del prodotto garantisca una pulizia profonda e semplice, che non permetta a eventuali residui di cibo di incastrarsi.

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About Author

Sono una chimica con specializzazione post lauream alla De Montford University di Leicester (UK). Dal 2008, sono Chief Executive Officer del Gruppo Maurizi, con il quale mi occupo di sicurezza alimentare, ambientale e sul lavoro.

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