Gli alimenti BIO sono entrati a far parte della nostra dieta quanto quelli convenzionali. Al supermercato ne troviamo moltissimi. Alcuni prodotti, però, sono più biologici di altri, e leggendo le etichette possiamo capirlo con un colpo d’occhio.
Cos’è l’agricoltura biologica
È un metodo di coltivazione che utilizza tecniche rispettose dell’ambiente, e della salute e del benessere degli animali. I requisiti di produzione sono stabiliti da un’apposita normativa europea (regolamento 848/2018, regolamento 889/2008):
- rotazione delle colture per ridurre le erbe infestanti
- divieto di utilizzo di OGM
- impiego di fertilizzanti naturali
- spazio per gli animali per muoversi all’aperto
- impiego di mangimi biologici per gli animali
I mangimi devono, possibilmente, provenire dalla stessa azienda che alleva gli animali. Parte dei mangimi può essere prodotto da aziende “in conversione al biologico”, che stanno adottando il sistema di produzione biologico. La tolleranza nell’utilizzo di mangimi non BIO è pari al 5%, ma solo qualora l’allevatore non sia in grado di procurarsi il medesimo mangime in versione biologica.
Cosa prevede la legge
Le aziende che intendono produrre alimenti biologici devono inviare la richiesta a Regione ed organismo di controllo. Segue una prima ispezione per verificare la conformità alla normativa di terreni, magazzini, stalle e strutture. Se la verifica ha un esito positivo, l’azienda può avviare la “conversione” del terreno per la produzione biologica, al termine del quale potrà produrre alimenti biologici. I criteri di coltivazione biologici sono diversi da quelli dell’agricoltura convenzionale: nel BIO non è consentito l’impiego di fertilizzanti, quindi il terreno non deve contenerne traccia, per questa ragione il periodo di “conversione” è lungo (due anni o più). Una volta avviata la produzione biologica, le aziende sono soggette alle ispezioni degli organismi di controllo, che prelevano campioni di alimenti per le opportune analisi di laboratorio. Agli operatori controllati e agli enti di certificazione che svolgono i controlli, è assegnato un codice che viene riportato in etichetta insieme al logo biologico dell’Unione europea.
Le etichette
Possono essere etichettati come biologici:
- alimenti ottenuti secondo le norme dell’agricoltura biologica o importato da Paesi terzi che rispettino i relativi requisiti
- alimenti contenenti ingredienti non derivanti da attività agricola (additivi, aromi, sale) espressamente autorizzati dalla normativa sul biologico
- alimenti liberi da organismi geneticamente modificati (OGM)
- ingredienti biologici non miscelati con i medesimi ingredienti di tipo convenzionale
- alimenti che non abbiano subito trattamenti con radiazioni ionizzanti
Gli alimenti trattati con radiazioni ionizzanti sono quelli irradiati con radiazioni ionizzanti ad alta energia per ridurre la carica microbica negli alimenti e prolungare la data di conservazione dei prodotti. Questo tipo di trattamento è autorizzato solo per specifiche esigenze di contaminazione, non deve presentare rischi per il consumatore e deve essere obbligatoriamente indicato in etichetta.
C’è più bio e meno bio
Le indicazioni in etichetta sono diverse alla percentuale di prodotti bio sul totale nell’alimento
- se il tenore degli ingredienti BIO supera il 95% del totale: sull’etichetta troverai la parola “biologico” accanto alla denominazione di vendita ed il logo europeo che rappresenta l’agricoltura biologica
Il logo è stato scelto con concorso internazionale tra gli studenti di design di tutta Europa. I finalisti sono stati poi votati sul web, ed ha vinto la proposta di un tedesco. Il logo europeo non può essere apposto sui prodotti con una percentuale BIO inferiore al 95%.
Esempio elenco ingredienti: biscotti
Farina di grano tenero tipo 0*, farina di grano tenero integrale*, zucchero di canna*, bevanda di riso*, purea di mirtilli (5%), olio di girasole; agenti lievitanti: tartrato di potassio, carbonati di sodio
*Ingredienti biologici sul totale di ingredienti di origine agricola (97%)
- Se il tenore degli ingredienti BIO è inferiore al 95% del totale: i produttori non possono riportare il termine “biologico” accanto alla denominazione di vendita ma possono utilizzarlo solo nell’elenco ingredienti, indicando quelli certificati e riportando la relativa percentuale.
Esempio elenco ingredienti: biscotti
Ingredienti: farina di grano tenero tipo 0*, farina di grano tenero integrale*, olio di palma*, fruttosio, bevanda di riso*, purea di mirtilli* (5%), agenti lievitanti: tartrati di potassio, carbonati di sodio.
*Ingredienti biologici sul totale di ingredienti di origine agricola (87%).