Possiamo progettare un viaggio gluten free in ogni parte del mondo con qualche informazione che ci aiuti a capire come funziona la produzione degli alimenti senza glutine all’estero.
Come abbiamo visto nella prima e nella seconda parte, la legge può variare, così come la presenza di associazioni per la tutela dei consumatori. Vediamo come organizzarci per una vacanza a lungo raggio.
Brasile
La legge è particolarmente rigida: i produttori di alimenti sono obbligati ad inserire il glutine nell’elenco ingredienti come allergene, ovvero in modo che risalti tra gli altri ingredienti, e ad apporre sulle etichette degli alimenti la dicitura “contem glutem”. Puoi trovare questo claim sia negli alimenti che contengono glutine
In caso di possibile contaminazione crociata, i produttori indicano sulle confezioni “nao contem glutem”.
Un esempio di contaminazione crociata è la contaminazione da glutine causata all’interno di impianti in cui sono si producono alimenti senza glutine ed alimenti con glutine.
Il claim “nao contem gluten” è l’equivalente di quello che troviamo spesso qui in Italia, “può contenere tracce di”, che non è obbligatorio per legge ma è utilizzato comunque da diversi produttori.
La legge brasiliana non stabilisce requisiti particolari per l’informazione ai consumatori da parte dei ristoranti, puoi fare riferimento alle associazioni di consumatori, tra cui Acelbra.
Argentina
Se viaggi in Argentina non troverai claim in etichetta facilmente riconoscibili che contengano la parola glutine ma l’acronimo “sin TACC”, che significa “sin trigo, avena, centeno y cebada”, ovvero “senza grano, avena, segale e orzo. Nella maggior parte dei casi, troverai un simbolo equivalente a quello con la spiga barrata che si utilizza qui in Italia, ma in caso non ci fosse fai attenzione e controlla bene che sia indicato “sin TACC”.
Per quanto riguarda l’alimentazione fuori casa, puoi dare un’occhiata al sito della
a legge brasiliana non stabilisce requisiti particolari per l’informazione ai consumatori da parte dei ristoranti, ma ci sono associazioni per i consumatori come la Associación Celiaca Argentina
Messico
In Messico non sono utilizzati acronimi ed il claim che indica gli alimenti per celiaci è “sin gluten”. Anche qui il limite al contenuto di glutine è di 20 mg/kg. L’associazione per la tutela dei consumatori è la Alcemex.
Emirati arabi
Negli emirati arabi c’è una forte attenzione per i consumatori celiaci. Nei ristoranti puoi trovare molti prodotti senza glutine. Il limite al contenuto di alimenti è anche qui 20 mg/kg.
Rispetto a Brasile, Argentina e Messico, negli Emirati arabi ci sono più informazioni sui ristoranti in cui è possibile consumare alimenti senza glutine. L’associazione principale è la Glutenfreeuae, che indica, come fa l’Associazione Italiana Celiachia, l’elenco dei ristoranti in cui mangiare in sicurezza.
Scegli la tua meta in base alle informazioni a tua disposizione, se opti per gli Emirati hai una lista completa di ristoranti in cui mangiare!