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Sicurezza Alimentare

Come progettare una vacanza gluten free – parte 2

Possiamo progettare un viaggio gluten free in ogni parte del mondo con qualche informazione che ci aiuti a capire come funziona la produzione degli alimenti senza glutine al di fuori del nostro paese.   

Come abbiamo visto nella prima parte, il limite al contenuto di glutine negli alimenti stabiliti dalla legge per definire un prodotto “senza glutine” è lo stesso in tutti i paesi europei: quindi se leggi “senza glutine” in un qualsiasi paese UE puoi essere certo del fatto che l’alimento contiene meno di 20 mg/kg di glutine e se trovi “con contenuto di glutine molto basso” indica che il prodotto non contiene più di 100 mg/ kg di glutine. Questa regola non è necessariamente valida per gli altri paesi del mondo, i limiti possono essere diversi, e paesi diversi possono avere o meno associazioni specifiche supportino i consumatori come succede nel nostro paese con l’Associazione Italiana Celiachia (AIC). 

 

Gli Stati Uniti  

La legge americana stabilisce le regole per l’etichettatura degli alimenti senza glutine. Il limite al contenuto di glutine è lo stesso fissato in Europa: 20 mg/kg. Al supermercato scegli quindi alimenti che contengano in etichette “gluten free”, free of gluten”, “without gluten” o “no gluten”. Ti capiterà di trovare queste sigle anche su alimenti naturalmente privi di glutine, come l’acqua minerale o altri. I produttori americani utilizzano questo claim con meno limiti rispetto all’Italia, nel nostro paese è vietato utilizzare il claim senza glutine negli alimenti che ne sono naturalmente privi. 

Negli Stati Uniti non esistono associazioni simili all’Associazione Italiana Celiachia (AIC), quindi non troverai guide o elenchi affidabili di ristoranti adatti ai celiaci, è un grosso limite purtroppo ma saperlo può aiutarti ad essere più prudente ed optare per alimenti confezionati. 

 

Il Canada 

Il Canada non ha una legge che stabilisca i requisiti per la produzione di alimenti senza glutine. Non esistono quindi regole per la produzione di questi alimenti, viene solo raccomandato ai produttori di utilizzare claims relativi all’assenza di glutine per prodotti che ne contengano meno di 20 mg/kg. Non esiste nemmeno una normativa per le indicazioni al ristorante. La Canadian Celiac Association è molto attiva nelle indicazioni ai consumatori su quali domande fare e cosa guardare, al ristorante, per capire se è il caso di fidarsi. Ma comunque l’associazione non fornisce, come fa l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) un elenco di ristoranti che garantiscono l’assenza di glutine nelle preparazioni per celiaci. 

 

Australia 

È un po’ lontana ma le indicazioni sono comunque importanti e potrebbero spingerti a valutare proprio questa meta per la tua vacanza gluten free: la Food Standards Australia New Zealand (FSANZ) ha infatti stabilito che il limite al contenuto di glutine negli alimenti è 3 mg/kg, valore molto inferiore ai 20 mg/kg stabilito in Europa. 

L’associazione di riferimento è la Coeliac Australia Association, che ha redatto un “Gluten Free Standard”, destinato a tutti gli operatori che vogliano assicurare l’assenza di glutine nei propri piatti. È stato inoltre avviato un programma di accreditamento dei ristoranti che offrono piatti senza glutine in maniera garantita. Registrandosi all’associazione è possibile avere a disposizione un database di questi ristoranti. 

Concludendo, l’Australia è molto lontana ma, per legge, è il paese più gluten free in assoluto. Anche nei paesi in cui la legge è meno rigida, come per esempio il Canada, le associazioni per i consumatori sono molto utili. I siti in questo articolo sono una vera e propria guida per le tue vacanze.  

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